Val Prino: Dolcedo,  Prelà e Vasia

Val Prino: Dolcedo, Prelà e Vasia

Dolcedo

Dolcedo è situata nella valle del Prino e conta altri quattro centri maggiori: Isolalunga, Costa Carnara, Bellissimi e Lecchiore.

Dolcedo trae origine da un insieme di comunità facenti parte del terziere di San Tommaso della comunità di Porto Maurizio: Isola Longa, Piazza, Rivalta, Case dei Giordani, Costa Rossa, Ville dei Bensi, Boeri, Magliani, Orenghi, Lecchiore, Villaro, Sciorati. Nel 1161 entrò a far parte della communitas di Porto Maurizio con il nome di Terziere di San Tommaso. La coltivazione dell’ulivo si diffuse per opera dei monaci benedettini di Lerino, favorendo lo spostamento degli abitati più a valle. La costruzione di frantoi impose insediamenti lungo le acque dei torrenti dove potessero essere impiantati mulini ad acqua. A seguito di una convenzione stipulata tra Bonifacio di Clavesana ed i consoli genovesi nel 1192, Dolcedo divenne località di rifugio per importanti famiglie dell’epoca e  molte famiglie genovesi acquistarono terreni nella zona e i Doria concessero agli abitanti di Dolcedo il diritto di essere curati gratuitamente nell’ospedale Galleria di Genova. Nel 1613 Genova concesse a Dolcedo, l’autonomia amministrativa. II comune divenne progressivamente il centro economico della val Prino. Durante l’occupazione napoleonica Dolcedo ottenne nel 1810 il titolo di città.

http://www.comune.dolcedo.im.it

 

Prelà

Il comune è costituito da più centri abitati, Molini di Prelà, Canneto, Case Carli, Costiolo, Praelo, Tavole, Valloria, Villatalla. Il borgo, con l’antico nome di Pietralata, fu nel Medioevo territorio dei conti di Ventimiglia e in seguito feudo della famiglia Grimaldi. Il nome della frazione Tavole deriva dall’abbondante produzione di legname, che dai boschi giungeva tramite il corso d’acqua ai cantieri navali di Porto Maurizio. Sulle alture di Tavole sorge il santuario di Santa Marta, protettrice dei raccolti agresti. Valloria è un paese assolutamente unico, percorrendo i “caruggi” si vive l’emozione di trovarsi in una galleria d’arte a cielo aperto, creata da decine di artisti che hanno interpretato le antiche porte del paese. All’oratorio di Santa Croce, oggi sede di un museo etnografico, sono esposti attrezzi d’uso contadino relativi alla coltivazione dell’ulivo e alla produzione dell’olio. In bellissima posizione panoramica troviamo Villatalla, esisteva già prima dell’occupazione romana, così come si deduce dalla radice “tala” del suo nome. Intorno al 1100 i Benedettini incominciarono a sostituire alle sterpi gli olivi, patrimonio immenso della zona. A Villatalla c’è un’interessante torre detta “Colombera” risalente al 150-1550 circa, utilizzata per segnalare l’arrivo dei pirati turco barbareschi.

http://www.comune.prela.im.it

 

Vasia

l borgo è situato alle falde del monte Acquarone. Il territorio di Vasia è un “insieme” di borghi Pantasina, Pianavia, Castello e Torretta, durante il medioevo faceva parte della Castellania di Petralata Soprana e come Prelà ha conosciuto varie vicissitudini. La presenza nel territorio del castello fortificato ha fatto sì che abbia dovuto subire nel corso dei secoli numerosi attacchi. L’agricoltura, soprattutto l’olivicoltura e la viticoltura, rimangono l’attività principale, furono i monaci benedettini dipendenti dall’abbazia Lerino in Provenza, che qui si erano stabiliti a dare l’impulso all’agricoltura. La chiesa parrocchiale di Sant’Antonino fu ricostruita in epoca barocca e vanta uno svettante campanile, il più alto della zona; all’interno si possono ammirare due polittici del XVI secolo. Ben più antica la chiesa campestre di Sant’ Anna con un portico e un bel portale laterale, mentre vicino al cimitero, preceduta da una strada con numerosi piloni devozionali, si trova la chiesa di San Martino con il bel campanile romanico. Il borgo di Castello si allunga su uno sperone ed e limitato dai resti del castello dalla chiesa parrocchiale dei Santi Giacomo e Filippo di origine medioevale. La parrocchiale di Pantasina ricostruita in epoca barocca ha un interessante portale in ardesia. L’oratorio di Pianavia con la facciata resa elegante da interessanti stucchi.

http://www.comune.vasia.im.it

 

Galleria fotografica

Dolcedo panoramaDolcedo centro storicoDolcedo piazza chiesaDolcedo pontePrelà fraz. Valloria le porte dipintePrelà fraz. MoliniPrelà fraz. TavoleVasia la scalinataVasia campanile chiesa sant'antonioVasia oratorio concezione